Le Onde d’Urto Focali ( ESWT ) rappresentano nella nostra esperienza la cura di prima scelta per la tendinite del tibiale posteriore.
Nel mondo anglosassone questa patologia viene indicata con l’ acronimo PTTD ( Posterior Tibial Tendon Dysfunction ) .
Il trattamento deve essere eseguito da personale medico esperto della patologia e della metodica delle Onde d’Urto Focali.
La ESWT è infatti tipicamente operatore dipendente.
La tendinite del Tibiale Posteriore
La tendinite o una disfunzione del tendine del Tibiale Posteriore sono le cause più frequenti di alterazione dell’arco plantare del piede nell’adulto.
La patologia è stata recentemente rinominata deformità progressiva del piede collassante ( PCFD ).
Quando il tendine del Tibiale Posteriore perde la sua funzione meccanica di sostegno per processi infiammatori o degenerativi o ancor peggio per lesione parziale, si ha come conseguenza l’appiattimento graduale o improvviso della volta plantare.
La sintomatologia include dolore alla caviglia posteriormente al malleolo tibiale e al piede medialmente con difficoltà a camminare e a correre.
Il PTTD è un disturbo progressivo e debilitante che può essere dannoso per i pazienti a causa delle conseguenti limitazioni della mobilità, del dolore significativo e della debolezza.
Chi colpisce la tendinite del Tibiale Posteriore ?
I fattori di rischio per la malattia sono stati identificati e possono includere ipertensione, obesità, diabete, traumi precedenti o esposizione a steroidi, chinoloni e fluorochinoloni.
Sebbene non siano stati condotti studi significativi su larga scala sull’incidenza complessiva di questa malattia, la prevalenza della PCFD è stimata tra il 3,3% e il 10%, a seconda del sesso e dell’età del paziente.
Il paziente PCFD classico è una donna con obesità nella sua sesta decade di vita.
Fattori meccanici come il carico eccessivo ripetitivo, che causa microtraumi e stiramenti, associati o meno a variazioni anatomiche frequenti a carico del mesopiede, del retropiede e della caviglia possono influire sull’insorgenza della patologia.
Infatti si riscontra anche in soggetti che praticano attività sportiva che comporta ripetuti traumi da impatto al suolo come corsa, calcio, tennis, basket ma anche danza.
La cura della tendinopatia del TP
Quando si verifica la disfunzione o la tendinite del Tibiale Posteriore si può ricorrere nella maggior parte dei casi a cure conservative senza la necessità di un intervento chirurgico, usando fisioterapia plantari e tutori.
E’ importante anche individuare cause favorenti e scatenanti come patologie concomitanti, cattive abitudini di vita, carichi funzionali eccessivi, uso di calzature non idonee.
Il ricorso alla terapia chirurgica nei casi più gravi prevede tempi di recupero piuttosto lunghi e permane tutt’oggi incertezza su quale sia il tipo di intervento più indicato tra i diversi proposti per la lesione del tendine del Tibiale Posteriore.
Il ruolo delle Onde d’Urto nella disfunzione del tendine Tibiale Posteriore
Da molti anni la ESWT viene utilizzata con successo in questa patologia.
I nostri primi trattamenti con Onde d’Urto nella PTTD risalgono ai primi anni del duemila e ne rimanemmo subito entusiasti.
Soprattutto nelle fasi iniziali della malattia gli effetti sono rapidi e duraturi, assieme ad altri accorgimenti in considerazione del singolo caso.
Si eseguono poche sedute ambulatoriali di breve durata con frequenza settimanale senza uso di farmaci o anestetici.
La terapia interviene promovendo la guarigione del tessuto colpito dall’infiammazione e dalla eventuale degenerazione tendinea.
Nei casi più avanzati può essere necessario un numero maggiore di sedute o ripetere più cicli nel tempo, monitorando le condizioni strutturali del tendine.
Ad ognuno le sue Onde d’Urto !
La terapia si può e deve essere associata a tutti gli interventi utili nel singolo caso come riabilitazione e correzioni di eventuali difetti posturali del piede.
I meccanismi d’azione delle Onde d’Urto Focali
I meccanismi con cui agisce sono la produzione di collagene, l’aumento del flusso sanguigno, la modulazione del dolore, la rigenerazione tissutale.
L’aumento del collagene promuovere la rigenerazione delle fibre tendinee, rafforzando potenzialmente il tendine tibiale posteriore.
Sappiamo che le onde d’urto possono ridurre le citochine infiammatorie e migliorare la circolazione locale aiutando a ridurre il dolore e il gonfiore, permettendo un più rapido recupero funzionale.
Questa terapia attraverso il rimodellamento tissutale aiuta a riorganizzare l’integrità strutturale del tendine, che migliorando la sua funzione nel sostenere l’arco plantare.
Si previene inoltre la degenerazione progressiva del tendine che può portare alla sua totale rottura facendo collassare il piede.