Lesioni muscolari: ghiaccio o calore ?

Per anni si è discusso se fosse meglio applicare ghiaccio o moderato calore sulle lesioni muscolari recenti.

Sicuramente il corretto trattamento fin dai primi giorni delle lesioni muscolari costituisce la migliore prevenzione delle possibili complicanze, in specie fibrosi, calcificazioni, ossificazione.

Anche le Onde d’Urto Focali possono giocare un ruolo fondamentale nel trattamento delle lesioni muscolari acute.

Il ghiaccio può influenzare i tempi di recupero delle lesioni muscolari ?

L’applicazione del ghiaccio subito dopo un trauma o una lesione muscolare è da anni universalmente utilizzata in ambito sportivo e non solo.

Solitamente bandito invece nelle fasi iniziali il calore in tutte le sue forme.

Il trattamento Rice

Il trattamento R.i.c.e. (Rest, Ice, Compression, Elevation) degli anglosassoni è uno tra i più diffusi e raccomandati come primo soccorso nel caso di lesioni muscolo-scheletriche acute come distorsioni e stiramenti per ridurre infiammazione, gonfiore ed anche il dolore.

Il trattamento ottimale degli infortuni muscolari sportivi e non, fin dai primi momenti successivi, permette una più rapida guarigione e ritorno alle attività e preserva da tutte quelle complicanze a distanza che noi trattiamo con le Onde d’Urto Focali.

Il ruolo dell’infiammazione nel processo riparativo muscolare

Negli ultimi anni però il fronte compatto pro ghiaccio ha cominciato ad avere qualche defezione, potendosi considerare l’infiammazione un processo naturale e fisiologico, utile per innescare i meccanismi di guarigione.

L’organismo mette in atto l’infiammazione in risposta alle lesioni tissutali proprio per promuovere i processi riparativi, quindi contrastarla con il ghiaccio potrebbe inibire il suo tentativo di autoripararsi.

Purtroppo questa sensazione non era fin ora sostenuta da studi scientifici specifici ed attendibili.

Ancor peggio alcuni studi sembravano dimostrare l’utilità del ghiaccio, altri volevano evidenziare il contrario.

Recentemente uno studio giapponese su animali ha cominciato a chiarire alcuni aspetti di questa diatriba.

Masato Kawashima e collaboratori dopo aver simulato lesioni muscolari simili a quelle che avvengono comunemente nello sport, ad alcuni sono stati applicati impacchi di ghiaccio in tre sessioni al giorno di 30 minuti per i due giorni successivi alla lesione, mentre gli altri non sono stati trattati.

Due settimane dopo il trauma, gli sperimentatori hanno studiato istologicamente il muscolo scheletrico rigenerato, riscontrando una percentuale significativamente più alta di fibre muscolari medio-grandi nei casi a cui non era stato applicato il ghiaccio rispetto a quelli inseriti nel gruppo trattato: il ghiaccio aveva dunque ritardato la rigenerazione muscoloscheletrica.

I macrofagi e la guarigione muscolare

Il fenomeno sarebbe correlato alla capacità dei macrofagi infiammatori di infiltrarsi nelle cellule danneggiate, innescando più velocemente i processi riparativi.

Quindi evitando di applicare il ghiaccio in sede di lesione, si sarebbe ridotto il tempo di recupero. Questo comporterebbe un sostanziale cambiamento di comportamento rispetto a quello da anni tenuto in tutto il mondo.

Seguiremo con interesse lo svilupparsi delle conoscenze sull’argomento, intanto possiamo dire che un “dogma” è stato infranto.

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