Tatuaggi e pericoli per la salute

Il nuovo regolamento REACH delle comunità europea blocca l’uso di migliaia di sostanze chimiche pericolose

La comunità europea ha bandito dall’inizio del 2022 l’utilizzo di pigmenti colorati e molte altre sostanze utilizzate nella pratica del tatuaggio con l’eccezione del bianco e del nero e temporaneamente di un blu e di un verde, perché al momento non sostituibili con prodotti ritenuti innocui.

Questo ridurrebbe molto la creatività degli operatori e la originalità dei risultati, ridimensionando quindi molto il ricorso a questa tecnica di arte estetica cutanea.

Molti operatori del settore sostengono anche che con le nuove misure adottate i costi dei materiali salirebbero notevolmente penalizzando tutto il comparto e favorendo il lavoro nascosto ed abusivo, rispetto a quello legalizzato.

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La restrizione riguarda, ad esempio: sostanze chimiche che potrebbero causare il cancro o mutazioni genetiche e sostanze chimiche tossiche per la riproduzione, nonché sensibilizzanti e irritanti per la pelle.

L’obiettivo non è quello di vietare il tatuaggio, ma di rendere più sicuri i colori utilizzati nei tatuaggi e nel trucco permanente.

Incriminato è anche l’isopropanolo o alcol isopropilico usato come diluente e disinfettante dei pigmenti e che sarebbe gravemente nocivo per la salute.

Questa sostanza a concentrazioni diverse è utilizzato anche come anticongelante nei circuiti di raffreddamento delle auto.

La medicina si è occupata da anni delle possibili ripercussioni sulla salute di grandi quantità di pigmenti, anche se spesso considerati “naturali”, depositati nella cute e non solo, senza però arrivare sempre a conclusioni chiare ed univoche.

Reali rischi del tattoo per la salute

Dal punto di vista pratico si conosce qualche effetto negativo sulla effettuazione di risonanze magnetiche per il surriscaldamento di alcuni metalli presenti nei pigmenti e l’inevitabile deturpazione del tatuaggio in occasione di interventi chirurgici a causa di inevitabili cicatrici che modificano più o meno l’originale integrità del tattoo.

E’ nota anche la possibilità di portare accidentalmente in profondità i pigmenti in occasione di manovre invasive in circostanza di infiltrazioni articolari, cateterismi vascolari, ma soprattutto in caso di anestesia epidurale in giovani donne partorienti.

Inoltre sono conosciuti possibili rischi allergici ed infettivi locali e transitori in parte evitabili con condotte operative più attente e responsabili, anche da parte del soggetto tatuato nei giorni subito successivi all’esecuzione.

Si può eseguire la terapia con ONDE D’URTO FOCALI su un tatuaggio ?

Assolutamente sì !

Ci eravamo occupati di questo problema in passato nella stesura delle nostre FAQ della possibile interazione tra ONDE D’URTO FOCALI e presenza di tattoo nella zona da trattare, essendo ormai molto comuni nei pazienti che si rivolgono a noi per trattamenti sanitari con ESWT.

Concludendo con sicurezza e su solide basi scientifiche possiamo riaffermare oggi come allora che i trattamenti effettuati con ONDE D’URTO FOCALI non hanno alcun interferenza con il tatuaggio eventualmente presente nella zona né sotto il profilo estetico né sotto il profilo di possibili effetti sulla salute perché la terapia non interagisce con la pelle ma solo con i tessuti in profondità.

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Esempio di livelli di profondità del fuoco efficace dal piano cutaneo

Infatti contrariamente ad altri mezzi fisici molto usati in medicina, che utilizzano il calore o campi magnetici, le ONDE D’URTO FOCALI non hanno sulla cute alcun effetto fisico o biologico, non provocando dolore, né arrossamento a livello cutaneo.

Rimaniamo a vostra disposizione per ogni chiarimento al 339 3022983 * anche WhatsApp o mail a : studio.soncini@libero.it

( * ) numero di cellulare iscritto al Registro delle Opposizioni – Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2022, n. 26

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