Cura della tendinosi dell’Achilleo

Ci occuperemo della prevenzione della tanto temuta rottura del tendine d’Achille.

Sappiamo che il tendine d’Achille per cause diverse può andare incontro spesso a rottura spontanea, talvolta improvvisamente e senza alcun sintomo premonitore, ma più spesso a seguito di una storia clinica che prevede la sua alterazione strutturale degenerativa progressiva indicata come “tendinosi”.

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La rottura avviene solitamente a circa sei centimetri dalla sua inserzione ossea, in pratica alla distanza di ” tre dita” , prevalentemente tra i 30 e i 40 anni, con più frequenza nel sesso maschile ( con rapporto di 5 ad 1 ).

la tipica sede di rottura spontanea del tendine d’Achille

Proprio in quel tratto ( tra i 2 e i 7 cm dalla inserzione ossea ) studi angiografici hanno dimostrato una zona di ridotta vascolarizzazione che condizionerebbe fortemente la capacità di guarigione spontanea del tendine da traumi o stress funzionali.

Gli sport più a rischio sono quelli che implicano corsa, salti, scatti quindi calcio, basket, tennis e più recentemente il padel.

Al di fuori dello sport sono fattori favorenti il diabete, la sedentarietà, l’obesità, l’uso di calzature basse o un tendine d’Achille costituzionalmente accorciato.

Sappiamo che anche alcuni farmaci comunemente usati possono incidere negativamente sulla integrità dei tendini, come i fluorochinoloni, i cortisonici, le statine e gli inibitori dell’aromatasi.

Meglio le Onde d’Urto o il PRP ?

Sia le Onde d’Urto Focali ( ESWT ) che il plasma ricco di piastrine( PRP ) hanno un importante effetto rigenerativo sui tessuti come dimostrato da studi scientifici e dalla pratica clinica degli ultimi venti anni.

Anche noi ci siamo occupati spesso di questo interessante aspetto delle ESWT e del PRP potendo utilizzare entrambi nella pratica clinica quotidiana.

Trattamento con Onde d’Urto Focali ( ESWT )
Plasma ricco di piastrine (PRP) pronto per la somministrazione

La rottura del tendine di Achille e la conseguente riparazione chirurgica rappresenta per un atleta un evento drammatico e per questo c’è grande interesse nell’ambito sportivo e non solo per mettere in atto ogni accorgimento o tecnica validi nella prevenzione della tendinosi, anticamera della rottura.

Non a caso oggi si parla di Ortobiologia come nuova disciplina che privilegia la medicina rigenerativa al posto della chirurgia riparativa o sostituiva.

MIDPORTION ACHILLES TENDINOPATHY

Si erano create grandi aspettative dall’utilizzo del PRP nella tendinopatia achillea del tratto medio ( MIDPORTION ACHILLES TENDINOPATHY ) sia sul fronte della riduzione del dolore che sul controllo della tendinosi e quindi della prevenzione della rottura.

Purtroppo gli studi più recenti non sembrano confermare queste aspettative.

Il trattamento con Onde d’Urto Focali invece, pur non avendo forti evidenze scientifiche in questo senso, non ha avuto smentite o ridimensionamenti della sua efficacia dagli studi più recenti.

Meccanismi di azione delle Onde d’Urto Focali sulla tendinopatia achillea del tratto medio

Rimangono confermati i già noti meccanismi di azione tipici della ESWT e dimostrati da tempo, che incidono positivamente sulla salute del tendine:

  • promozione dei processi proinfiammatori e catabolici associati alla remozione dei costituenti danneggiati della matrice
  • stimola i processi riparativi legati alla proliferazione dei tenociti ( le cellule connettivali specifiche del tendine ) e alla sintesi di collagene
  • stimola la vascolarizzazione locale favorendo la formazione di nuovi piccoli vasi ( neoangiogenesi )
  • riduce il dolore attraverso l’inibizione della sostanza P, la riduzione selettiva di fibre nervose amieliniche, attivazione del sistema serotonergico

Il trattamento con Onde d’Urto Focali inoltre è incruento, indolore, assicura una buona durata nel tempo degli effetti positivi anche sul dolore, si può comunque ripetere ed è consigliabile farlo ! senza alcun problema.

Anche i costi sono in genere contenuti per il basso numero di applicazioni richieste.

Pertanto pur potendo eseguire entrambe le tecniche, a nostro parere al momento sembra più raccomandabile, dovendo scegliere, il trattamento con ESWT.

Non è escluso però il ricorso ad entrambe le tecniche in tempi successivi per sfruttare i benefici potenziali di entrambe.

Ricordiamo a questo proposito che tutte le Linee Guida e le evidenze scientifiche sollecitano l’uso concomitante di tecniche riabilitative ormai accreditate nella tendinopatia achillea a cominciare dall’esercizio eccentrico.

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