Il morbo o malattia di Dupuytren è una deformità progressiva, permanente e irreversibile della mano in cui una o più dita tendono a piegarsi ( o meglio flettersi ) verso il palmo e non possono essere più completamente raddrizzate.
Le cause rimangono incerte e studi recenti ne attribuiscono origini genetiche riconducibili all’uomo di Neanderthal , infatti la malattia è molto frequente nei paesi del nord Europa a tal punto da essere chiamata anche ” malattia dei vichinghi ” .
E’ conosciuta anche come la malattia del “cocchiere” per averla riscontrata per la prima volta dal chirurgo francese Dupuytren nel proprio cocchiere.
Dupuytren e Onde d’Urto Focali
La malattia origina da un ispessimento e indurimento del tessuto connettivo con formazione di noduli fibrosi sotto la pelle nel palmo della mano e nelle dita.
Nelle fasi tardive il disturbo può essere erroneamente confuso col ” dito a scatto “, altra patologia della mano che provoca la flessione di uno o più dita, ma che ha cause ed andamento completamente diverse.
Il Dupuytren non è un dito a scatto !
Infatti all’inizio, come mostrato in figura, il morbo di Dupuytren si presenta come una “piega” dura sul palmo della mano, senza che le dita vengano interessate nella loro funzionalità.
Colpisce prevalentemente il genere maschile dopo i 50 anni con una certa familiarità, mentre nelle donne oltre che più raro è anche solitamente meno aggressivo nell’evoluzione.
Il decorso è solitamente lento ed il dolore spontaneo modesto se non aggravato da alcuni movimenti o attività come stringere a lungo uno strumento da lavoro, il volante di un mezzo alla guida o l’impugnatura di una racchetta come in alcuni sport.
Dupuytren e sport
Con una certa frequenza si riscontra in soggetti che praticano sport con la mountain bike ( MTB ) per il micro trauma ripetuto della mano nella stratta del manubrio, anche se la causa rimane sconosciuta.
Comunque presenta la caratteristica di interessare il tessuto connettivo che tende ad indurirsi diventando più rigido e fibroso interessando e inglobando le strutture vicine come in questo caso i tendini flessori delle dita.
Una cura per il Dupuytren senza la chirurgia: le Onde d’Urto Focali
Le persone chiedono anche online come rallentare l’evoluzione del morbo di Dupytren e il dottor Google risponde come meglio può:
Non condividiamo ovviamente la risposta fornita dal motore di ricerca, perché la radioterapia ha oggi tutte altre indicazioni cliniche perché non priva di effetti collaterali, che devono essere proporzionali alla gravità della malattia per cui si esegue, come nel caso dei tumori.
Nelle forme iniziali del morbo di Dupuytren può essere utile secondo noi ricorrere al trattamento con Onde d’Urto Focali sia per “fermare” l’evoluzione della malattia, sia per eliminare la nodosità se presa all’inizio.
Nelle forme più avanzate, ma sempre senza il coinvolgimento delle dita, trova ancora indicazione questa terapia.
Un alternativa alla chirurgia tradizionale è la tecnica mininvasiva con le iniezioni intralesionali di collagenasi, seguita da una forzatura della retrazione in anestesia ed eventuale immobilizzazione.
La terapia con Onde d’Urto Focali consiste invece nell’applicazione locale di questa particolare forma di energia meccanica curativa, senza ricorrere a farmaci o a manovre invasive.
Le sedute sono ambulatoriali e indolori, si eseguono senza anestesia e si ripetono settimanalmente per 4 – 5 volte.
Essendo una terapia incruenta, sicura e priva di effetti collaterali e controindicazioni, può essere ripetuta a distanza in caso di necessità senza alcun problema.
Il ricorso a questa tecnica in alternativa alla chirurgia è aumentato in tempo di Covid per la forzata riduzione dell’attività chirurgica programmata o di “elezione” come si dice in termine tecnico.
A nostro parere comunque i migliori risultati si hanno nelle fasi iniziali della malattia.
I meccanismi di azione con cui agisce questa energia meccanica sono quelli tipici delle Onde d’Urto (ESWT):
- il rimodellamento e la rigenerazione tissutale
- aumento della vascolarizzazione perilesionale
- aumentata sintesi dell’ossido nitrico ( NO )
- aumento della attività dei macrofagi che contribuiscono alla lisi della fibrosi
- effetto diretto meccanico e disgregante dell’onda d’urto.
Le Onde d’urto si utilizzano in ortopedia da quasi trent’anni e questa indicazione è stata ufficializzata a livello internazionale già da diversi anni.
Operiamo a Firenze Sud e rimaniamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
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