Onde d’Urto anticoagulanti e coagulopatie

Coagulopatie gravi e terapia con anticoagulanti rappresentano una controindicazione all’effettuazione della terapia con Onde durto.

Risultano invece compatibili i farmaci antiaggreganti piastrinici come aspirina, ticlopidina, clopidogrel osservando particolari attenzioni in alcuni casi.

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Le Linee Guida anche nelle versioni più recenti non forniscono dettagli più precisi e non pongono criteri discriminanti o possibili eccezioni.

La letteratura più recente

In tanti anni di consultazione della letteratura scientifica sull’argomento non abbiamo riscontrato segnalazioni di eventuali complicazioni legate alla terapia in soggetti in trattamento con anticoaugulanti, forse proprio per la esclusione dal trattamento.

Anche una ricerca specifica da noi condotta in questi giorni ( giugno 2024 ) non ha prodotto alcun risultato sull’argomento.

La nostra esperienza con le Onde d’Urto e anticoaugulanti

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Oltre 25 anni di esperienza con le Onde d’Urto

Nonostante il divieto delle Linee Guida, in tanti anni di esperienza clinica con le Onde d’Urto ci è capitato di fare qualche eccezione soprattutto su pressione dello stesso paziente che non aveva avuto beneficio da altri trattamenti.

Bisogna considerare che il trattamento anticoagulante è piuttosto frequente anche in persone relativamente giovani che conducono una vita ancora attiva sia sotto il profilo personale che lavorativo e sportivo.

In questi casi abbiamo sempre condiviso responsabilmente questo rischio con i pazienti, in specie sulla eventuale comparsa di ematomi superficiali o profondi.

E’ sempre stata data informazione di come intervenire in caso di complicazione emorragica e la massima disponibilità a gestire assieme eventuali effetti avversi.

Come ci comportiamo in caso di aumentato rischio emorragico

Da parte nostra abbiamo eseguito la terapia con la massima cautela usando intensità più basse ed altri piccoli accorgimenti per ridurre il rischio di emorragia.

Poiché il rischio emorragico è indubbiamente soggettivo a parità di terapia in atto, usiamo iniziare il trattamento con fuoco più ampio e fonte terapeutico a bassa intensità.

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Onde d’Urto focalizzate a bassa o alta intensità

Questo ci permette di valutare alla prima seduta la risposta nel singolo soggetto.

Ad ognuno le sue onde d’urto, come sempre facciamo nel nostro lavoro.

Se non compaiono effetti collaterali, aumentiamo gradualmente l’energia erogata fino a raggiungere una intensità che sia leggermente inferiore a quella usuale senza inficiare l’efficacia del trattamento.

Francamente in tanti anni non ricordiamo un episodio significativo di ematoma, livido o ecchimosi.

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