Onde d’Urto a bassa o alta intensità

L’intensità delle Onde d’Urto ( ESWT ) definibile come bassa, media o alta è fondamentale per il risultato della cura.

Tutti noi conosciamo l’effetto diretto e meccanico delle onde d’urto ad alta energia provenienti dalla natura.

Infatti parte dell’energia di un fulmine viene anche emessa nell’ambiente circostante sotto forma di onda d’urto, che può essere udita come un tuono e può certamente avere un effetto distruttivo.

Anche il botto causato da un aeroplano quando rompe il muro del suono è un’onda d’urto.

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Diverso comportamento delle Onde d’Urto Focali vs Radiali nei tessuti

Col passare degli anni si sono meglio compresi i meccanismi di azione delle ESWT e così anche la correlazione tra effetti fisici e biologici e livello di intensità erogata e fornita ai tessuti.

Talvolta, anche negli studi scientifici, il termine “bassa energia” indica ed è sinonimo di Onde d’Urto radiali o balistiche ( rESWT ) che per la loro natura raggiungono intensità massima attorno a 0,15 – 0,18 mj/mm2 ben al di sotto dei 25 mJ/mm2 che rappresentano il limite superiore della bassa intensità.

Cosa sono le Onde d’Urto?

La Onda d’Urto è un’onda acustica caratterizzata da un impulso che si propaga nei corpi nelle diverse direzioni.

E’ caratterizzata da una progressione del suo picco di pressione seguita nel giro di pochi microsecondi da una fase di depressione pressoria sino al ritorno alle condizioni di equilibrio preesistenti.

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Schema dell’andamento della curva di pressione dell’onda d’urto

E’ definita dalla sua intensità di generazione che si ritroverà progressivamente ridotta in rapporto alle caratteristiche del mezzo nel quale si propaga.

Nel corpo umano ogni tessuto come cute, grasso, muscolo, osso avrà caratteristiche di trasmissione ed assorbimento dell’onda diverse in base alle sue specifiche proprietà meccaniche di densità, elasticità, compressibilità ecc ecc .

L’intensità di energia a cui sono sottoposti i tessuti attraversati varia anche in relazione alle modalità di avanzamento dell’onda e del percorso che questa si trova ad affrontare secondo i principi fisici di riflessione e rifrazione.

E’ quindi fondamentale l’intensità originaria dell’onda che deriva dalle caratteristiche della sorgente energetica e dalla fonte terapeutica utilizzata.

Come si misura l’intensità delle Onde d’Urto ?

Tra i diversi parametri fisici che caratterizzano l’effetto dell’Onda d’Urto in un tessuto la più utile ed utilizzata è la densità di energia espressa in mJ ( milli Joule ) pe mm2 ( mm quadrato ) perché bene esprime la quantità di energia somministrata ( in teoria dalla macchina ) per ogni millimetro quadrato di tessuto.

Agli inizi delle applicazioni cliniche delle Onde d’Urto venivano utilizzate esclusivamente energie tendenzialmente alte specie nelle indicazioni ossee.

I valori di densità di energia erano spesso oltre 0,50 mJ/mm2 per il tessuto osseo e tra 0,20 e 0,40 mJ/mm2 per i tessuti molli.

Successivamente con l’evolvere della tecnologia e l’ampliarsi delle indicazioni cliniche e delle conoscenze si sono utilizzati con successo anche densità di energia sotto gli 0,12 mJ/mm2 privilegiando sempre più l’effetto “rigenerante” delle Onde d’Urto rispetto a quello ” inibitore / distruggente “.

Fondamentale a questo proposito lo studio di Wang e coll. del 2003 che ha aperto nuovi ed inaspettati orizzonti sugli effetti biologici delle ESWT, in specie sulla neoangiogenesi attraverso i noti fattori di crescita dell’endotelio eNOS ( endothelial Nitric Oxide Synthase ) e VEGF ( Vascular Endothelial Growth Factor ).

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Lo studio di Wang e coll. del 2003 sugli effetti rigenerativi delle ESWT

Bassa, media, alta intensità delle Onde d’Urto

Solitamente si definisce l’intensità delle Onde d’Urto in tre categorie: bassa, media ed alta.

Meno univoca e condivisa la corrispondenza delle tre categorie a determinati valori di flusso di energia espressa in mJ/mm2:

  • Bassa intensità quando l’energia erogata è inferiore o uguale a 0,25 mJ/mm2 ( ma per altri < 0,1 )
  • Media intensità quando l’energia erogata è compresa tra 0,25 e 0,50 mJ/mm2 ( ma per altri tra 0,1 e 0,2 )
  • Alta intensità quando l’energia erogata è uguale o maggiore a 0,50 mJ/mm2 ( ma per altri > 0,2 )

La strumentazione che utilizziamo ci permette di posizionarci tra i sistemi a più basso settaggio energetico così come tra quelli con più alto settaggio energetico.

Infatti possiamo spaziare da 0,018 mJ/mm2 a 0,822 mJ/mm2 in modalità focalizzata, defocalizzata o lineare.

Diversi effetti biologici delle ESWT in rapporto all’intensità

La risposta delle cellule e dei tessuti è diverso in rapporto alle caratteristiche delle Onde d’Urto.

Schematicamente l’impatto meccanico, fisico e biologico produce risultati diversi in rapporto alla densità di energia e al numero di colpi.

Indicativamente un numero ridotto di colpi a bassi livelli di energia induce effetti stimolanti e rigenerativi, mentre un alto numero di colpi ad alti livelli di energia genera importanti effetti destruenti ed inibitori.

Il nostro motto dopo oltre 25 anni di esperienza clinica con le ESWT è : ad ognuno le sue Onde d’Urto !

Quando usare ESWT ad alta intensità

Questo tipo di terapia è caratterizzato da Onde d’Urto focalizzate che concentrano l’energia su una specifica area bersaglio all’interno del corpo.

Le onde d’urto ad alta intensità sono in grado di penetrare nei tessuti più profondi, rendendole efficaci per il trattamento di condizioni come:

  • – Calcoli renali
  • – Fratture in ritardo di consolidazione e Pseudoartrosi
  • – Tendinopatie gravi (ad es. tendinite calcifica della spalla)
  • – Sperone calcaneare
  • – Miosite ossificante
  • – Gestione della spasticità nei disturbi neurologici
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Trattamento ESWT ad alta intensità per ritardo di guarigione di una frattura

L’applicazione di Onde d’Urto ad alta intensità potrebbe richiedere l’anestesia locale a causa del dolore provocato dall’impatto dell’onda acustica sui tessuti e nocicettori ( recettori del dolore ).

Il trattamento potrebbe causare un forte potenziale disagio per il paziente durante la seduta ma che cessa immediatamente con la fine dell’applicazione.

Quando usare ESWT a bassa intensità

Questo tipo di intensità è spesso associato alla terapia con onde d’urto radiali ( rSWT ), che diffondono in modo più diffuso e allargato senza colpire un target preciso.

Ma la bassa intensità può essere ottenuta anche con fonti terapeutiche focalizzate riducendo il livello di energia pur mantenendo un piccolo fuoco, oppure volutamente defocalizzando, con applicatori lineari.

La terapia con onde d’urto a bassa intensità è adatta per il trattamento di aree più grandi e superficiali del corpo ed è comunemente usata per :

  • – Tendinopatie croniche (ad es. tendinite di Achille, gomito del tennista, pubalgia)
  • – Fascite plantare
  • – Condizioni di dolore cronico
  • – Lesioni recenti dei tessuti molli o esiti fibrosi ( Dupuytren, La Peyronie, Ledderhose )
  • – Ulcere e piaghe
  • – Disfunzione erettile
  • – Adiposità localizzate
  • – Cheloidi

I trattamenti a bassa intensità non richiedono mai anestesia e sono considerati meno invasivi rispetto a quelli ad alta energia.

Stimolano la guarigione attraverso meccanismi come la promozione del flusso sanguigno e la produzione di collagene senza impatto significativo sui tessuti più profondi.

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Uno dei principali effetti delle ESWT è il miglioramento del microcircolo locale

Take home message

  • – Differenze chiave tra livelli di energia ESWT ad alta e bassa intensità: l’alta intensità utilizza energia concentrata per il trattamento dei tessuti più profondi, mentre la bassa intensità utilizza energia diffusa adatta per applicazioni più ampie.
  • – Area target: l’alta intensità si concentra su punti specifici anche profondi, la bassa intensità copre superfici più ampie e superficiali.
  • – Gestione del dolore: l’alta intensità può richiedere l’anestesia a causa del disagio; la bassa intensità non provoca disagio o dolore rilevante.
  • – Indicazioni: l’alta intensità è spesso utilizzata per condizioni gravi o profonde; la bassa intensità è preferibile per problemi cronici o superficiali.
  • – In sintesi, sia la ESWT ad alta che a bassa intensità hanno applicazioni specifiche in base alla condizione da trattare, alla tolleranza del paziente e agli obiettivi / risultati desiderati.
  • Nella pratica clinica non esiste un limite netto tra le due tecniche che possono sconfinare l’una nell’altra secondo l’esperienza del terapeuta e alla tecnologia a disposizione.
  • Ad ognuno le sue Onde d’Urto !

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