L’ edema osseo si può curare oggi a Firenze con le Onde d’Urto.
Edema osseo / Bone Marrow Edema ( BME )
L’edema osseo midollare o subcondrale è conosciuto in medicina dalla metà del secolo scorso.
Ha trovato però ampio riscontro nella pratica clinica grazie all’evoluzione e alla diffusione piuttosto recente della diagnostica per immagini, specie la risonanza magnetica nucleare.
Infatti l’osso interessato dall’edema assume alla RMN la tipica lucentezza bianca a livello midollare, quale segno di una maggiore presenza di liquidi nel contesto del tessuto.
Si può riscontrare in ogni sede, ma prevalentemente agli arti inferiori o alla colonna.
Tipico dopo un trauma o un sovraccarico funzionale quello riscontrabile a livello di un condilo femorale in prossimità del ginocchio, come nell’immagine seguente.
Edema osseo subcondrale e Onde d’Urto
Inoltre il quadro dell’edema osseo subcondrale presenta elementi patogenetici a comune con altri quadri patologici conosciuti come l’osteoporosi o demineralizzazione transitorie, la osteonecrosi asettica , l’ algodistrofia.
Infatti i limiti tra queste patologie nella pratica clinica non sono sempre netti e distinti, probabilmente perchè tutte hanno in comune un difetto di vascolarizzazione con una miriade però di cause scatenanti diverse .
Nella medicina sportiva e nella traumatologia è molto frequente il riscontro di un edema osseo subcondrale, a prescindere da quale sia stata esattamente la causa.
Sappiamo che l’edema altro non è che una reazione del tessuto osseo per dare inizio ai fenomeni biologici di riparazione.
Purtroppo i tempi di guarigione sono solitamente molti lunghi ed anche la riabilitazione e le cure mediche indicate in questi casi non danno risultati in tempi così brevi come vorremmo.
Edema osseo e dolore al tempo delle Onde d’Urto
Studi scientifici hanno dimostrato da tempo la correlazione tra edema osseo e dolore, anche in termini quantitativi, maggiore è l’estensione dell’edema e maggiore sarà il dolore avvertito.
Il dolore deriva dal danno microvascolare con importanti fenomeni di ipossia ed anossia, acidosi locale, neuroflogosi fino al quadro drammatico dell’algodistrofia dove il dolore raggiunge intensità sproporzionata rispetto all’entità del trauma.
Recentemente è stata riconosciuta l’efficacia della terapia con Onde d’urto focale sfruttandone le capacità antiinfiammatorie, analgesiche e soprattutto rigenerative attraverso i meccanismi di neovascolarizzazione che la caratterizzano.
Anche nella nostra esperienza clinica le Onde d’Urto Focali a media ed alta energia rappresentano un valido aiuto, assieme agli altri presidi terapeutici già in uso, nell’affrontare l’edema osseo subcondrale e ridurre il dolore e i tempi di guarigione e di ritorno all’attività sportiva, lavorativa o quotidiana.
Onde d’Urto alternative alla chirurgia
Concludendo di fronte ad un edema osseo subcondrale l’approccio deve essere medico specialistico per perfezionare la diagnosi e per mettere in campo tutti i mezzi conosciuti ed efficaci sia medici che fisioterapici riabilitativi.
Le Onde d’Urto Focali rappresentano un valido aiuto essendo oltre che efficaci, incruente, molto facili ed indolori da eseguire e con un numero molto limitato di sedute.
Spesso nella nostra esperienza ricorriamo all’uso sinergico di terapia farmacologica che interviene sul metabolismo osseo, modulandola con le sedute di Onde d’Urto e riducendo notevolmente i tempi di guarigione.
Noi operiamo su Firenze e rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione in merito al 339 3022983 * o studio.soncini@libero.it.
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