Ortobiologia e Onde d’Urto hanno molto in comune nell’ambito della medicina rigenerativa.
Cos’ è l’ Ortobiologia
L’Ortobiologia è un settore innovativo delle medicina rigenerativa che si occupa della possibilità di stimolare la rigenerazione di un tessuto danneggiato e quindi non più efficiente in alternativa alla sua sostituzione.
L’Ortobiologia trova applicazione quindi quando il danno è iniziale o di medio grado, mentre poco può valere quando la patologia è avanzata.
E’ una tecnica in uso da tempo, iniziata soprattutto con l’avvento degli acidi ialuronici, che ha trovato negli ultimi anni un vigoroso sviluppo grazie alle nuove tecniche biologiche.
Oggi si basa su diversi approcci dai collaudati viscosupplementatori come gli ialuronati, ai fattori di crescita come il PRP (plasma ricco di piastrine) fino alle più recenti cellule mesenchimali autologhe ottenibili soprattutto dal midollo osseo, da tessuto adiposo e dal sangue.
Queste ultime formazioni cellulari sono multipotenti ed intelligenti perché capaci di differenziarsi in maniera specifica in rapporto al tessuto che necessita di essere rigenerato.
La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia ( SIOT ) ha dedicato grande interesse a questo nuovo settore in rapido sviluppo.
Cosa sono le Onde d’Urto ?
Le onde d’urto sono speciali onde acustiche, quindi di tipo meccanico, generate in un applicatore di dispositivi medici da vari principi fisici.
La fonte terapeutica deve essere posizionata a contatto sul corpo del paziente per fornire energia alla regione in cui si desidera ottenere un effetto terapeutico.
La generazione e la propagazione delle onde d’urto sono soggette alle leggi fisiche che regolano l’acustica.
Nel mondo anglosassone ed in letteratura sono indicate dalla sigla ESWT , dalle parole inglesi Extracorporeal Shockwave Therapy, terapia con Onde d’Urto Extracorporee a sottolineare il loro uso esterno al corpo e pertanto non invasivo.
La diffusione dell’onda d’urto nei tessuti e dell’energia ad essa legata è vincolata dalla diversa impedenza acustica dei tessuti stessi e quanto maggiore sarà la differenza fra questi e così maggiore sarà l’efficacia terapeutica.
L’impedenza acustica è condizionata dalla densità di un certo tessuto e dalla velocità con cui il suono l’attraversa.
Le onde d’urto sono oggi ampliamente utilizzate in diversi campi medici da quando nel 1980 a Monaco di Baviera fu effettuato il primo trattamento di frammentazione di calcoli renali ( litotripsia renale ).
Per i diversi meccanismi di azione delle Onde d’Urto consulta il nostro post LINK
Ortobiologia onde d’urto medicina rigenerativa
A fronte di questa prima applicazione tipicamente “distruttiva” alcuni anni dopo le Onde d’urto entrarono prepotentemente nella cura delle fratture ossee che non guarivano nei normali tempi biologici.
Le Onde d’Urto dimostrarono di avere questi due diversi effetti biologici, apparentemente contrastanti di “distruggere” e di “rigenerare”.
Col tempo questo apparente paradosso trovò spiegazione nei molteplici diversi effetti che potevano svolgere le Onde d’Urto in rapporto alle modalità di applicazione e soprattutto in rapporto alla loro intensità.
Semplificando molto si può affermare che intensità applicative basse svolgono soprattutto effetti rigenerativi e quelle alte producono soprattutto l’effetto destruente.
Per quest’ultimo specifico effetto la terapia con Onde d’Urto può rappresentare un valido presidio nell’ambito della Ortobiologia anche se il risultato arriva più con un mezzo fisico che con uno propriamente biologico.
Le nuove indicazioni delle Onde d’Urto nella medicina rigenerativa
Oltre alla guarigione delle fratture ( ritardo di consolidazione e pseudoartrosi ), da tempo si curano le ulcere cutanee e le ustioni.
Nelle ultime linee guida internazionali di recente pubblicazione ( ISMST 2023 ) si raccomanda l’uso delle Onde d’urto anche nella artrosi iniziale del ginocchio e nell’ osteocondrite dissecante.
Seguiremo con interesse l’evoluzione di queste ultime indicazioni cliniche.